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Riflettendo sulla conclusione del mandato ho sentito il bisogno di interrogarmi sul percorso: su ciò che ho visto, vissuto, imparato. E soprattutto, su cosa potevo aver costruito concretamente.

L’importanza dell’unione fra i diversi membri dell’UE, entriamo nell'ottica che ogni Stato possa essere d’aiuto all’altro, mettendo sempre al centro il cittadino.

Un’alimentazione sana è un reale investimento per la collettività, sia per quanto riguarda la salute, sia dal punto di vista economico.

La crescita della persona è vantaggio sociale e aumento della competitività economica.

Serve un aiuto concreto agli agricoltori che sappia mettere le basi per un futuro a lungo termine.

Sperimentare e investire in nuove opportunità, promuovendo l’innovazione e la sostenibilità della produzione, apre direttamente le porte all’aumento del valore economico e a nuovi posti di lavoro.

Tecnologie pulite e rispettose dell’ambiente, accessibili e applicabili a qualunque tipo di impresa.

Povertà, guerre, tirannie e cambiamento climatico sono i problemi che affliggono il Pianeta. Per trovare una soluzione a queste emergenze nel 2015 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dato vita all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.

Useremo ancora le forchette? Davvero mangeremo cavallette a colazione? Sarà ancora il sole a far crescere le nostre verdure? Contadini o robot? Un uovo può essere vegano? Cibo e sostenibilità potranno percorrere la stessa strada?

Grandi multinazionali stanno spingendo per introdurre l'etichetta a semaforolo in tutta l'UE, potenzialmente danneggiando la percezione di cibi tradizionali e naturali a favore di prodotti industriali.

Ogni anno circa un terzo dei prodotti alimentari viene perso o sprecato lungo la filiera. Dove e come intervenire?